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Quale sport scelgo per il mio bambino?

Mentre cerchiamo di insegnare ai nostri figli tutto sulla vita,
i nostri figli ci insegnano che la vita è tutto”

Angela Schwindt

 

L’obbiettivo non dovrebbe essere quello di diventare un campione dello Sport, ma evitare che i nostri figli, fin da piccoli, si abituino alla sedentarietà ed a conoscere solamente giochi come la PlayStation e gli Smartphone.
I bambini dovrebbero correre, saltare, sudare, arrampicarsi, rotolare, cadere, piangere, rialzarsi, sapendo che cadere fa male.
Che si può salire sugli alberi ma poi bisogna saper scendere, andare in bici, con i pattini, in skateboard, giocare a calcio al parco con porte invisibili in uno stadio immaginario stracolmo di pubblico.
Purtroppo questo sembra un sogno impossibile, realizzabile forse in un futuro remoto.
Tutto normale, se non fosse che 30 anni fa era così.
Si usciva a giocare dopo pranzo per tornare al tramonto, poco spazio per i compiti, molto di più per la fantasia.
I più fortunati avevano il computer, quasi tutti invece possedevano un pallone da lanciare o una corda da saltare, un gesso per segnare giochi sull’asfalto, un muro per contare a nascondino o giocare a 1/2/3 stella, tutti vedevano gli stessi cartoni animati ma soprattutto stavano insieme.
Oggi i bambini stanno in casa, spesso da soli, preferendo giochi individuali rispetto a quelli di gruppo.
Il punto però rimane che i nostri figli devono muoversi di più e costantemente, come viene caldamente consigliato dal SIP ( Società Italiana Pediatri).
Si raccomandano dai 30′ ai 60′ di attività quotidiana per prevenire e contrastare l’obesità infantile, il diabete, per rinforzare l’apparato cardio-respiratorio, i muscoli, per migliorare le capacità coordinative, stimolare la socializzazione e accrescere l’autostima.
La scelta dello sport ovviamente dovrà tener conto di alcuni aspetti.
Tra i principali, la preferenza da parte dei figli, la possibilità di poter partecipare con continuità all’attività sportiva scelta e la disponibilità da parte dei genitori di accompagnarli all’appuntamento sportivo.
Quello appena detto sembrerebbe una banalità, ma non lo è assolutamente.
Quasi tutte le attività sportive iniziano a settembre, in contemporanea con l’inizio dell’anno scolastico, l’impegno più importante e serio che un bambino si trova ad affrontare. Spesso la sovrapposizione di sport e scuola, determina un carico di lavoro e un impegno troppo elevato da sostenere, generando un fenomeno chiamato ” Drop Out” ossia l’ abbandono dell’attività sportiva.
Questo fenomeno non fa altro che aumentare il numero dei sedentari e di conseguenza porta all’aumento di problematiche psico – fisiche, soprattutto di genere metabolico e di socializzazione/interazione.

Ma perché i bambini abbandonano l’attività sportiva?
Una delle cause maggiori è l’avviamento troppo precoce alla pratica sportiva, l’altra è l’imposizione da parte della famiglia di discipline non amate dai figli.
Proprio per questo l’attività sportiva più idonea, dovrebbe essere individuata attraverso un compromesso che includa esigenze famigliari, gusti del bambino, caratteristiche fisiologiche.

Come si può individuare la pratica sportiva più idonea?
Secondo il parere degli esperti, non esiste lo sport perfetto, ma lo sport più adatto, a seconda della fase di crescita del bambino.
Ecco alcune indicazioni su quale gioco/sport praticare in rapporto all’età.
5-8 mesi: Attività sul tappeto, gattonare, arrampicarsi

Corsi di Psicomotricità: indicato dai 2 anni
In questa età è fondamentale indurre il bambino a giocare, muoversi liberamente dandogli la possibilità di fare esperienze nuove.
Verranno proposte attività che permetteranno al bambino di sperimentare nuovi movimenti e situazioni, attraverso l’esecuzione di percorsi o giochi preparati ad hoc.
Tutto questo può considerarsi come un periodo di preparazione agli altri sport, qualsiasi essi siano.

Corsi di acquaticità neonatale: dai 4 ai 24 mesi.
Il corso ha l’obbiettivo di far acquisire ai bambini la confidenza con l’acqua nel modo più dolce possibile.
I programmi sono concentrati su attività idromotorie di gioco, ed è proprio giocando che i bambini imparano a socializzare con gli altri e se stessi, iniziando a misurare le proprie capacità in un ambiente diverso.

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Scuola Nuoto: indicato dai 3-4 anni.
Viene considerato lo sport completo per eccellenza, in quanto coinvolge tutti i gruppi muscolari, evitando, grazie ai principi fisici dell’acqua, di creare sovraccarichi a muscoli e ossa.
Migliora la flessibilità articolare, la capacità respiratoria ed evita qualsiasi trauma.
Inoltre permette di avvalersi di un buon supporto di sicurezza durante la balneazione.

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Miniginnastica o Ginnastica libera: indicata dai 4-5 anni
Insieme al nuoto, viene considerata una delle attività più complete sotto il punto di vista del coinvolgimento muscolare, attività determinante per fornire le basi motorie utili per l’esecuzione di discipline sportive scelte successivamente.


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Tennis / Beach Tennis / Scherma: indicati dagli 8 anni.
Sport dove si sviluppano coordinazione, velocità, riflessi, concentrazione, resistenza e forza.
Unico neo, essendo sport asimmetrici, portano molto spesso a squilibri muscolari, evitabili solo se viene impostato un programma di compensazione.

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Sport di squadra

MiniCalcio, MiniBasket, MiniPallavolo, MiniCalcetto: indicati da 5-6 anni.

Calcio – Basket – Pallavolo – Calcetto: indicati dagli 8 anni.
Sicuramente dal punto di vista della convivenza e condivisione sociale rappresentano il massimo.
Ognuno di questi permette di migliorare sotto il profilo della forza, della destrezza, della velocità fisica e di scelta, delle capacità coordinative e respiratorie.
Ovviamente, in modalità differenti, sono tutti quanti sport traumatici che possono portare a sovraccarichi.

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Danza / Ballo: indicato dai 4-5 anni.
È ottima per sviluppare ritmo e coordinazione, poiché coinvolge gran parte dei muscoli di tutto il corpo migliorandone flessibilità e mobilità.

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Pre-Atletica Leggera o Mini-Atletica leggera: indicato dai 6 anni

Atletica Leggera: indicata dai 14/16 anni
Se affrontata con carichi leggeri, rappresenta una delle migliori discipline sportive.
Migliora la coordinazione, l’equilibrio, la destrezza, la resistenza.

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Ciclismo: adatta fin dai 4 anni, ma come attività ludica, permette di migliorare l’equilibrio, la resistenza.

Con tutto ciò, non ho la presunzione di dirvi quale sport far fare ai vostri figli, ma presentarvi a grandi linee alcune discipline sportive che potrebbero fare al caso di vostro figlio, mettendo sempre al centro i gusti e le passioni del vostro bambino.

 

Dr. Massimo Magrini
Laureato in Scienze Motorie
Idrochinesiologo Poliambulatorio L’Eau
Specializzazione in Rieducazione Funzionale Ortopedico e Sportiva Poliambulatorio L’Eau
Preparatore Atletico Calcio – Personal Trainer – Istruttore Fidal

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